"Proviene dalla collezione mediceo-lorenese. Esposto a Palazzo Pitti come ritratto di Elisabetta Hawrey eseguito da J. F. van Douven, questo dipinto rappresenta quasi sicuramente Enrichetta Maria di Francia, regina di Inghilterra (1609-1669), figlia di Enrico IV, moglie di Carlo I e madre di Carlo II. E' molto probabile che il ritratto sia stato eseguito dai Beaubrun, dato che esso è vicinissimo, -anche se la regina qui appare sensibilmente più matura- a quello, identificato come ritratto di Enrichetta di Francia, passato in vendita presso Sotheby il 29 gennaio 1964 (n. 44), e che reca la firma e la data Les Beaubrun 1647 (ill. da J. Wilhelm, 1969, p. 24 fig 10). I beaubrun eseguirono probabilmente questo ritratto quando la regina era in esilio in Francia, tra il 1644 e il 1660. Specialisti in rappresentazioni ufficiali, i due cugini ebbero una vasta produzione, anche se oggi è ancora difficile riconoscere le loro opere a prima vista. Il quadro di Firenze meriterebbe di essere studiato più a fondo sia dal punto id vista della provenienza che da quello del costume (da notare il paio di guanti di stranissima foggia sul tavolo). Ricordiamo che tra i quadri dei Beaubrun nelle collezioni reali francesicompariva un "ritratto della principessa di Toscana, seduta con le mani in grembo, vestita di 'moire' bianco e di un drappo color oro che passava sotto il braccio sinistro" (F. Engerand, Inventaire des tableaux du roy rédigé en 1709 par Nicolas Bailly, Paris, 1899, p. 70)" [1]